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Sopra ogni aspettativa, escursione Diga Teleccio Valle Orco

  • Immagine del redattore: Davide
    Davide
  • 4 lug 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 28 apr 2018

Questa è la prima escursione dopo l'intervento subito al piede destro per via dall'incidente stradale avvenuto il 11/05/2017, nonostante il perenne gonfiore e un andamento zoppicante devo dire che con lo scarpone da trekking e i bastoni l'escursione, sia andata alla grande anzi devo dire che è stata proprio una escursione terapeutica.


Decisa dopo cena prendendo le informazioni dalla guida (70 Facili Escursioni in Piemonte e Valle d'Aosta "Editore Priuli & Verlucca"), cecidemmo di programmare l'escursione nella Valle Orco con partenza dalla diga del Lago di Teleccio a quota 1917 m, da lì raggiungere il rifugio Pontedera a 2200 m per un dislivello totale di 283 m durata 1,00 h di percorso.

Preparati gli zaini e una buonissima torta salata con spinaci e galbanino per il pranzo a sacco, preparata dalle mani esperte della cuoca mancata di Alessia si decide di partire nelle prime ore del mattino per evitare il caldo del mezzo dì.


Si procede per Rosone una frazione di Locana è una strada che si inerpica su il vallone di Piantonetto per arrivare proprio in cima alla diga Teleccio dove vi è un ampio parcheggio, se arrivate lì con il fondo bagnato e non avete una 4x4 vi consiglio di parcheggiare nei primi parcheggi a terrazze proprio sotto la diga. 

Giunti sul posto abbiamo percorso tutta la lunghezza della diga da dove si gode di un ottima vista su la vallata sottostante, raggiunto il sentiero che si presenta ripido e non proprio comodo. Il percorso da qui risulta più lungo ma offre un grande spettacolo paesaggistico, si attraversano molti torrenti Piantonetto, Valsoera e Balma e alpeggi alcuni dei quali posso offrire anche momentanei ripari.

Giunti tra le vette del sentiero siamo stati avvolti più volte da nuvole passeggere che ci hanno regalato momenti unici, essere spettatori del passaggio di caprioli, che generavano con i loro zoccoli una carica, sembrava dovesse sbucare ad un tratto dalla nebbia un'armata di cavalieri al galoppo, passaggio avvenuto a pochi metri da noi agevolati dalla scarsa visibilità.

Abbiamo impiegato 3h per raggiungere il rifugio Pontese, quindi se avete tempo ve lo consiglio altrimenti potrete raggiungere il rifugio dal percorso più breve che passa subito dietro la diga, fate attenzione però ai ghiacciai che possono sbarrare il percorso assicuratevi che siano sicuri  facendo attenzione ad eventuali crepacci, noi al ritorno l'abbiamo percorso con non poca tranquillità...


Scritto da Davide.


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